2018
Nicolas Pareti

Passione infinita

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L’immagine fa riferimento alla mia passione per il ciclismo, lo sport che mi ha fatto crescere e mi ha aiutato a formare il carattere, che mi ha fatto provare quell’ autentico senso di piacere che solo lo sport ti può donare.
Quando ero piccolo, i miei genitori mi hanno dato la possibilità di provare vari sport.
Ho provato a fare calcio, tennis, karate, nuoto, skateboarding, ma nessuno di questi mi ha mai fatto sentire veramente a mio agio.
Una sera, mio nonno mi proprose il ciclismo, cosi provai a praticare il ciclismo su strada.
I primi due mesi iniziai gli allenamenti in palestra, perchè nel periodo invernale si pratica streching ed esercizio di tonificazione, mentre verso gennaio si inizia ad andare per strada.
I primi allenamenti sono stati molto duri sotto il punto di vista fisico-mentale per molti motivi.
I principali sono stati la scarsa esperienza nel praticare questo tipo di sport e la forma fisica, che ovviamente non era ancora al top.
La passione, che mi nacque da bambino, si sviluppò col passare degli anni, diventando una sfida che volevo a tutti costi superare.
La sfida che avrebbe caratterizzato la mia vita, che mi avrebbe portato alla fine della mia storia.
Solo che ero consapevole del fatto che non sarebbe mai rimasta in stato agonistico.
La fatica che provavo mi spingeva ad andare avanti, a superarmi ogni volta per fare sempre meglio, in modo di regalare delle gioie a me e ai miei cari che mi stavano guardando urlando a squarciagola per incoraggiarmi fino alla fine.
Purtroppo però, in ogni cosa bella esiste anche la parte negativa, e questa era la malattia che sta pian piano contagiando tutti gli sport, ovvero lo spirito antisportivo.
Ad esempio, nel ciclismo quello dell’allenatore che ti porta a fare delle azioni scorrette in gara per vincere e che a livello professionale ti porta ad assumere sostanze dopanti per riuscire a fare gare a livelli sopra le possibilità umane.
Successivamente la passione era talmente grande che ho iniziato a guardare le gare in televisione.
I miei ciclisti preferiti erano Lance Armstrong, ex ciclista Texano, che vinse 7 Tour de France consecutivi e il titolo di campione del mondo, mentre un ciclista più moderno è stato Vincenzo Nibali (ancora operativo), un ciclista italiano della Messina, professionista dal 2005, con doti da scalatore e vincitore di 3 giri d’italia e molti secondi posto ai giri della vuelta e in Lombardia.
Più andavo avanti piu sognavo di diventare un professionista e di correre per una società che mi avrebbe dato la possibilità di mettermi in luce.
Nel 2014, quando ho inziato a frequentare il Marconi, non sono stato in grado di organizzarmi il tempo per lo studio e per gli allenamenti.
Infatti questo mi ha portato ad avere una situazione pessima in entrambe, a scuola rischiavo la bocciatura e in bici non riuscivo a fare gli allenamenti con la giusta intensità.
Sono stato costretto cosi, a malincuore, a mettere la mia passione al secondo posto, perchè comunque la scuola non volevo né cambiarla ne abbandonarla.
Anche se per la scuola non ho piu potuto praticarlo a livello agonistico, non ho perso la mia passione, anzi sto aspettando di finire la scuola proprio per avere un po piu tempo per riprendere a livello amatoriale.
La mia opera è procedurale perché ogni volta che avvio il programma il telaio delle bici hanno sempre un colore diverso, la ruota della bici io la paragono al ciclo della vita: come in bici si fa fatica quando si gareggia o ci si allena, anche nella vita ci sono momenti in cui facciamo fatica ad affrontare i nostri doveri o impegni.
Infatti ci sono anche i momenti di fallimento, in cui non riusciamo a portare a termine i nostri impegni .
In bici rappresentano la caduta e magari la sbucciatura del ginocchio o la frattura di qualche osso.
Però la vita, nonostante tutto, riserva anche momenti di felicità e di gloria, che in bici sono il momento dell’arrivo al traguardo in prima posizione e la vittoria della gara.
Eppure questa felicità è anche il gruppo dei tuoi amici e compagni di squadra che ti saranno sempre di supporto, sia nell’allenamento che in gara.